Home » Twitter, via la spunta blu dal New York Times

Twitter, via la spunta blu dal New York Times

Twitter, via la spunta blu dal New York Times. A non pagare è anche la Casa Bianca che potrebbe vedersi tolta la Spunta blu

Le nuove regole imposte da Elon Musk sulla gestione della “spunta blu” accanto al nome degli utenti di Twitter, cominciano a evidenziare il dissenso degli utenti. Infatti, in molti non sono d’accordo con il pagamento. 

Tra questi c’è il New York Times che ha deciso di non pagare. Così i suoi 54, 9 milioni di follower non vedranno più il simbolo di certificazione. 

Qualche giorno fa Elon Musk aveva giustificato la propria decisione sostenendo che serve per evitare la creazione di account falsi. “Bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito. La mia previsione è che qualsiasi cosiddetto social network che non faccia così fallirà”. 

Leggi anche: NAPOLI, SI OPPONE AL FURTO DEL MOTORINO E VIENE GAMBIZZATO

Si legge su Rai news che “negli Stati Uniti il piano di abbonamento, chiamato “Twitter Blue”, costa 8 dollari al mese o 84 all’anno o 11 al mese se acquistato tramite l’App Store di Apple. Dalla sua creazione nel 2009, la spunta blu è diventata un elemento distintivo che ha aiutato la piattaforma a diventare un forum affidabile per i giornalisti e gli attivisti”. 

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto