Omicidio Yana Malayko, l’esito dell’autopsia svela come è morta la giovane. Arrestato l’ex fidanzato che in carcere non parla
Gli esiti dell’autopsia sul corpo di Yana Malayko, la giovane di origini ucraine uccisa dall’ex fidanzato, non sono definitivi, ma già suggeriscono la dinamica dell’omicidio e di come la morte della giovane sia stata violenta.
Dumitru Stratan, ora in carcere, l’avrebbe colpita al volto con un oggetto contundente (forse una spranga). I colpi sarebbero stati inferti a ripetizione sul viso, raggiungendo zigomo e bocca. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la giovane si è difesa a lungo. A confermare l’ipotesi sarebbero gli ematomi rinvenuti sulle mani. A determinare la morte è stato, infine, un cuscino che il killer avrebbe utilizzato per soffocare Yana sul letto.
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Sul fronte investigativo, continuano le indagini delle forze dell’ordine, ma le prove sulla colpevolezza di Dumitru sarebbero inconfutabili. Le telecamere di sicurezza avrebbero immortalato l’uomo mentre caricava un sacco nero molto pesante, lo stesso che poi è stato rinvenuto tra i boschi e in cui è stato occultato il corpo della giovane.
Inoltre, le chiamate e i messaggi che il killer avrebbe inviato alla giovane il giorno prima dell’omicidio, che con l’inganno avrebbero attirato la giovane, non lascerebbero adito ad alcun dubbio. Quasi certa anche la premeditazione del delitto.
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