Andrea Costantino, dopo due anni bloccato ad Abu Dhabi, è tornato in Italia grazie al delicato lavoro diplomatico
Sarà un Natale in famiglia quello di Andrea Costantino, l’italiano che da due anni era in arresto negli Emirati Arabi Uniti per accuse mai del tutto chiarite. A mantenere i contatti con il trader milanese e a non far calare l’attenzione sulla vicenda, è stata la compagna Stefania Giudice.
In una delle sue poche telefonate intercorse raccontò che il compagno era stato costretto a picchiarsi con altri compagni di cella per il divertimento delle guardie carcerarie.
Acquisita la libertà, a Costantino è stata imposta una cauzione altissima per lasciare il Paese. Non potendola pagare, è stato “ospitato” in una dependance della nostra ambasciata.
Appena rientrato in Italia, Costantino ha dichiarato a Radio Libertà: “Questa soluzione tecnica è stata resa possibile grazie a Vignali, persona speciale che ha trovato questo escamotage tecnico per permettermi di rientrare”. Costantino fa riferimento a Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina.
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Costantino ha anche ringraziato l’ambasciatore italiano negli Emirati, Lorenzo Fanara, e poi ha aggiunto: “Quando sono sceso dall’aereo mi ha chiamato Vignali e mi ha detto: ‘Andrea bentornato, adesso chiamo il presidente della Repubblica e lo informo’. Ieri Matteo nazionale (Salvini, ndr) mi ha scritto cinque minuti dopo dicendomi: ‘ottima notizia, adesso brinderemo con rigoroso vino italiano'”.
Anche Palazzo Chigi, in una nota, ha espresso soddisfazione: “La Presidenza del Consiglio esprime soddisfazione perché, in questa vigilia di Natale, l’imprenditore italiano Andrea Costantino è rientrato in Italia e ha potuto riabbracciare i suoi cari. Ringrazia in particolare il ministro degli Esteri e la rete della Farnesina, i Servizi di informazione e sicurezza e le Autorità degli Emirati per il buon esito della vicenda”.