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Il discorso di Zelensky al Congresso Usa in tre punti

Il discorso di Zelensky al Congresso Usa in tre punti fondamentali: aiuti militari, vittoria dell’Ucraina e un anno vittorioso

Il viaggio di Zelensky negli Stati Uniti ha visto, oltre all’incontro con Joe Biden, anche il discorso al Congresso americano. Tre sono i punti fondamentali su cui si è soffermato Zelensky. Il primo a riguardato i nuovi aiuti militari all’Ucraina, che per Zelensky non sono “carità”: «Il vostro denaro non è beneficenza. È un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia, che gestiamo nel modo più responsabile».

Tuttavia non tutti i membri del congresso sono a favore degli aiuti, infatti i più scettici non hanno applaudito. «Questa battaglia – ha detto Zelensky – non può essere congelata o rinviata. Non può essere ignorata, sperando che l’oceano o qualcos’altro ci garantisca protezione».

Ha poi aggiunto: «Dagli Stati Uniti alla Cina dall’Europa all’America Latina, e da ogni angolo dell’Australia, il mondo è troppo interconnesso e indipendente per permettere a qualcuno di mettersi da parte e allo stesso tempo di sentirsi al sicuro quando una battaglia del genere continua».

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Zelensky ha poi sottolineato i valori condivisi tra Stati Uniti e Ucraina. «Le nostre nazioni sono alleate in questa battaglia. E il prossimo anno diventerà un punto di svolta, il punto in cui il coraggio ucraino e la determinazione americana dovranno garantire il futuro della nostra comune libertà. La libertà del popolo che difende i propri valori».

Con le parole Alive and kicking Zelensky ha ribadito che «L’Ucraina non si arrenderà mai» e otterrà «una vittoria assoluta». L’Ucraina «mantiene le sue linee e non si arrenderà mai». Zelenksy ha poi ricordato che «l’anno scorso a Bakhmut vivevano 70.000 persone. Ora rimangono solo pochi civili. Ogni centimetro di quella terra è intriso di sangue. Il Donbass è passato di mano più volte in aspri combattimenti. Ma gli ucraini, il Donbass è in piedi».

Infine, sul Natale che sta per arrivare dice: «Molti ucraini celebreranno il Natale a lume di candela, ma non ci sarà nulla di romantico. Anche se non c’è elettricità, la luce della nostra fiducia in noi stessi non si spegnerà». Concludendo il discorso con un «Buon anno vittorioso».

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Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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