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La pandemia non è finita: preoccupazione per la variante Cerberus

La pandemia non è finita: preoccupazione per la variante Cerberus. Ecco il parere di Massimo Andreoni e Matteo Bassetti

La pandemia non è finita. A dirlo non è solo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha invitato alla cautela, ma è anche l’Agenzia europea del farmaco, che ha lanciato l’allarme per l’arrivo di una nuova ondata di contagi nei prossimi giorni.

La prossima ondata sarà dovuta alla presenza delle sottovarianti di Omicron, due delle quali destano preoccupazione. L’attenzione degli esperti si sta concentrando, infatti sulla variante BQ.1 e sulla discendente BQ.1.1, chiamata Cerberus.

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Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, ha detto: “Si stima che la variante ribattezzata Cerberus, il sottolignaggio BQ.1.1 della famiglia di Omicron 5, sia già arrivata in Italia al 10-15%”. 

Sulle sue caratteristiche ha detto: “Sappiamo che ha una evasione immunitaria che preoccupa e i monoclonali non sono efficaci. Per i prossimi mesi non è un buon segnale, speriamo non ci dia problemi”.

Sui contagi attuali ha aggiunto: “Stiamo viaggiando a un milione di casi Covid al mese, troppi”. Matteo Bassetti però rassicura: “L’Ema ha ragione, nelle prossime settimana avremo certamente una nuova ondata, ma sarà di positivi e non di forme di patologia grave”.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/le-persone-ragazza-maschera-covid-7454821/

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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