“2022: i sopravvissuti”, il film profetico su siccità e crisi alimentare del regista Richard Fleisher compie 50 anni
Usc’ nelle sale nel mese di aprile del 1973 e sta per compiere 50 anni il film profetico di Richard Fleisher “2022: i sopravvissuti”. Al centro della pellicola la siccità e la crisi alimentare mondiale, che mette in crisi l’esistenza dell’umanità.
Tratto dal romanzo del 1966 di Harry Harrison “Largo! Largo!”, la pellicola descrive una Terra devastata dall’inquinamento e dalla sovrappopolazione. L’ambiente naturale non esiste quasi più e il clima è torrido. New York è un formicaio di 40 milioni di abitanti pressati in fatiscenti condomini, il dominio tecnologico e il consumismo sono tramontati perché gli oggetti che hanno prodotto stanno cadendo a pezzi, per mancanza di ricambi; manca spesso la corrente elettrica; cibo e acqua sono razionati.
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Oltre alla storia del protagonista, il poliziotto Thorn, la pellicola propone altri temi che oggi sono più che attuali, come il conflitto nucleare, la totale urbanizzazione, l’introduzione del cibo è ormai sintetico e insapore, ma anche l’introduzione del suicidio assistito.
Se al momento dell’uscita, la pellicola poteva apparire come una storia di fantascienza, oggi potrebbe essere vista come qualcosa di profetico, un avvertimento che non si è stati in grado di cogliere.