Nicolò Feltrin, il bimbo morto dopo aver ingerito qualcosa. Smentito il padre che avrebbe parlato di un boccone avvelenato
Secondo quanto emerso fino ad oggi non reggerebbe l’ipotesi che a causare la morte del piccolo Nicolò Feltrin sia stato un boccone avvelenato che il bimbo avrebbe raccolto e ingerito involontariamente nel parco sotto casa, dove era stato accompagnato dal padre.
Gli inquirenti sarebbero orientati più verso la possibilità che il bambino abbia ingerito accidentalmente qualcosa in casa. Dalle prime perquisizioni non sarebbe stata ritrovata alcuna droga pesante in casa, ma gli inquirenti non escludono alcuna possibilità, come medicine, detersivi o altro.
Fonte immagine: ANATOLIJ CHUBAIS, IL FEDELISSIMO DI PUTIN HA AVUTO UN MALORE IN SARDEGNA
Il padre del bimbo è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, ma sarebbe solo un atto dovuto per garantire lo svolgimento di tutte le indagini. La procura ha disposto, oltre all’autopsia sul corpo del piccolo di cui si attendono i risultati, anche altri esami tossicologici per l’accertamento sulla presenza di sostanze che lo abbiano portato alla morte.
Il padre del piccolo, Andrea Feltrin, raggiunto dai cronisti ha detto: «Non mi interessa dichiarare nulla, sono distrutto dal dolore, stavo piangendo al telefono con mia madre».