Draghi si reca da Mattarella, le ultime ore del Governo. Possibile lo scioglimento delle Camere ed elezioni anticipate
Dopo il voto del Senato espresso ieri, si è aperta una irrimediabile crisi politica. Il Senato ha votato la fiducia al governo, approvando la risoluzione alle dichiarazioni di Casini con 95 voti a favore e 38 contrari.
Tuttavia i senatori di M5S, presenti in aula, sono risultati “non votanti”, mentre Lega e Fi non hanno votato. Anche se il Senato ha approva, tuttavia la crisi politica è ormai innescata. Per questo motivo, il premier, oggi, si è recato alla Camera e poi dal Presidente Sergio Mattarella, per presentare le sue dimissioni.
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Ai parlamentari, che lo hanno accolto con un forte applauso, Draghi ha replicato ringraziando ed esprimendo anche una considerazione commossa: “Anche i banchieri centrali usano il cuore”. Poi, in maniera ufficiale ha detto: “Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato della Repubblica, chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal Presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”.
A questo punto bisogna attendere la decisione del Presidente della Repubblica che ha diverse possibilità: sciogliere le Camere e andare al voto anticipato, affidare un nuovo incarico a Draghi o dar vita ad un governo di scopo per varare la legge di bilancio e continuare nelle attività in agenda.