Roma, incendio a Centocelle: valori delle diossine alti nell’aria. Miani: “la diossina è cancerogena per l’uomo”
Dopo gli incendi che si sono verificati a Roma, le analisi dell’aria rilevano alti valori di diossine, chiaramente tossiche per l’uomo. “Questi valori – ha spiegato Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio – sono dati prodotti dagli incendi nell’immediato. Sono stati comunicati al l’Asl di riferimento che valuterà se e quali misure applicare. Siamo fiduciosi che già dalle prossime ore i valori potranno tornare alla normalità”.
Subito dopo aver diffuso i dati dell’Arpa, la Società italiana di medicina ambientale ha dichiarato: “La diffusione di diossina nell’aria causata dall’incendio di Centocelle determina enormi rischi per la salute umana, essendo ben noti gli effetti cancerogeni e neurotossici di tale sostanza sul corpo umano”. Inoltre raccomanda: “di verificare i dati di Arpa Lazio sul livello di inquinanti nelle varie aree della città di Roma e, sulla base dei di questi, evitare di uscire di casa quando i livelli di polveri sono elevati, rinunciare a passeggiate e attività sportiva all’aperto, rimanere in casa con le finestre chiuse e utilizzare sistemi di aerazione e purificazione adeguati”.
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Il presidente Sima, Alessandro Miani, ha spiegato che “La diossina è un inquinante organico persistente classificato dalla Iarc come cancerogeno certo per l’uomo, oltre ad avere effetti neurotossici ed essere un distruttore endocrino”.
Poi aggiunge che “Il rischio aereo della diossina è limitato all’area interessata dai fumi del rogo e, in caso di nube tossica, a tutto il territorio colpito dalla ricaduta a terra dei fumi. La diossina si bioaccumula soprattutto nei tessuti grassi dell’uomo e la sua emivita è piuttosto lunga: dai 5,8 anni ai 11,3 anni a seconda del metabolismo e dell’abbondanza di massa grassa”.