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Wimbledon, quarti di finale: si interrompe il sogno di Sinner, Djokovic vince in rimonta

Norrie batte Goffin. Ons Jabeur nella storia. Oggi, Nadal e Kyrgios

Sul centrale di Wimbledon è andato in scena il primo quarto di finale tra Novak Djokovic e Jannik Sinner. Una partita ricca di colpi di scena e giocate spettacolari che si è conclusa al quinto set. Il giovane italiano è riuscito ad aggiudicarsi i primi due prima che l’avversario attivasse la modalità “Djokovic”. L’altoatesino ha dimostrato di potersela giocare a altissimi livelli ma ha peccato di esperienza. Nell’intervista post-partita ha dichiarato: “è un vero peccato. Torneo positivo, tornerò più forte”. Lo stesso Djokovic ha dichiarato di aver subito il gioco di Jannik e di essere riuscito a vincere solo grazie all’esperienza.

Dopo circa 3 ore e mezza di gioco il serbo è riuscito a raggiungere la sua decima semifinale nello slam londinese. Qui incontrerà Cameron Norrie che ha sconfitto in 5 set il belga David Goffin. Norrie è il primo britannico a tornare in semifinale a Wimbledon dal 2016 anno in cui ci riuscì Andy Murray che poi vinse l’edizione contro Milos Raonic. 

Nel tabellone femminile Ons Jabeur entra nella storia. Dopo aver sconfitto ai quarti di finale la Bouzkova in rimonta, diventa la prima africana ad approdare nella semifinale del torneo londinese. In semifinale affronterà l’altra rivelazione del torneo, Tatjana Maria, numero 103 del mondo. 

Oggi nella seconda parte dei quarti di finale Rafael Nadal affronta Taylor Fritz. Banco di prova importante per lo spagnolo. Lo statunitense non ha ancora perso un set e in merito all’incontro ha detto: “mi sto muovendo bene. Contro Rafa dovrò essere aggressivo come a Indian Wells”. 

L’altro match vedrà contrapposti Nick Kyrgios e Cristian Garin. Il cileno pare abbia sfruttato al meglio il ritiro di Berrettini che probabilmente avrebbe decretato la sua uscita di scena già al primo turno. Garin ha dimostrato di meritare questo quarto di finale, giocando un ottimo tennis, ma contro l’australiano sappiamo che la patita si giochi più sul piano mentale che fisico. 

Umberto Martellotta

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