Paul Haggis resta agli arresti domiciliari ad Ostuni per il timore di inquinamento di prove e reiterazione del reato
Il regista Paul Haggis resta agli arresti domiciliari ad Ostuni su disposizione del gip del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli che ha convalidato il fermo perché c’è la possibilità di inquinamento di prove e reiterazione del reato. Il regista è accusato di violenza sessuale ai danni di una 30enne inglese.
Tra le motivazioni del gip c’è la considerazione che “Le modalità del fatto sono sintomatiche di assoluta incapacità dell’indagato di controllare i propri istinti e di desistere dai propri propositi, in un contegno di prevaricazione e dominanza”.
Nell’interrogatorio, fa sapere l’avvocato del regista, “Paul Haggis ha spiegato come sono andati i fatti. Si è dichiarato totalmente innocente, così come aveva fatto nell’immediatezza del fermo. I rapporti che ha avuto con questa donna sono totalmente consensuali nel corso di questi tre giorni trascorsi insieme ad Ostuni”.
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“Abbiamo chiarito – ha precisato il legale -, anche contrariamente a quello che si ipotizza nelle imputazioni, che non c’è nessuna lesione e nessun segno di violenza”. “Io credo – ha sottolineanto il penalista – che abbiano male interpretato il referto del Pronto Soccorso, dove la ragazza è stata visitata a seguito della denuncia. Adesso stiamo aspettando il provvedimento del giudice che dovrà pronunciarsi sia sul fermo che sulla richiesta dell’accusa, che è di mantenere gli arresti domiciliari in attesa degli accertamenti urgenti.”
Inoltre, aggiunge “La difesa, nel formulare espressa riserva di impugnazione del provvedimento nei termini e nei modi previsti dalla legge, ribadisce ancora una volta che l’indagato dichiara di essere completamente estraneo alle accuse, confidando che sarà rapidamente ristabilita la completa verità dei fatti e restituita la libertà all’indagato”.