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Invio armi in Ucraina, la bozza dei senatori 5 Stelle vuole lo Stop

Invio armi in Ucraina, la bozza dei senatori 5 Stelle vuole lo Stop. Di Maio: “una bozza di risoluzione che ci disallinea da Nato e Ue”

Terremoto nel movimento 5 Stelle, dopo la mozione che i senatori del Movimento cinque stelle stanno preparando per il 21 giugno. Nella mozione si chiede esplicitamente di non inviare più armi a Kiev, per favorire la de-escalation. Il passaggio è esplicito e chiede al “governo a non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, ad ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica”.

Appena è iniziato a circolare il contenuto della mozione, si sono scatenate le reazioni avverse, che porteranno, molto probabilmente, ad una correzione del suo contenuto. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha detto: «Ho letto che in questo ore c’è una parte del Movimento che ha proposto una bozza di risoluzione che ci disallinea dall’alleanza della Nato e dell’Ue, la Nato è un’alleanza difensiva, se ci disallineiamo dalla Nato mettiamo a repentaglio la sicurezza dell’Italia».

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La capogruppo al Senato Mariolina Castellone ha detto: «Stiamo lavorando a una risoluzione di maggioranza. Il punto Ucraina sarà inserito lunedì». In una nota congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Politiche Ue ed Esteri si legge: «Il Movimento 5 Stelle sta lavorando compattamente, e con il coinvolgimento dei capogruppo di Camera e Senato oltre che delle commissioni competenti, sulla risoluzione di maggioranza che verrà votata prima del Consiglio europeo. La nostra linea è chiara, vogliamo inserire nella risoluzione due concetti per noi basilari: la de-escalation militare e la centralità del Parlamento per ogni scelta sulla guerra in Ucraina. Non è in discussione la nostra appartenenza all’Alleanza atlantica e il nostro massimo sostegno all’Ucraina». 

Altri passaggi fondamentali del documento, riportati dal Corriere della Sera, dicono che si «impegna il Governo a promuovere, alla luce dell’attuale situazione politico-militare, nelle opportune sedi europee, il consolidamento di un’azione diplomatica europea coordinata, volta a fornire nuovo impulso alle trattative di pace tra Ucraina e Russia al fine di giungere ad un immediato cessate il fuoco» e inoltre a «promuovere per l’Unione Europea il ruolo di principale attore diplomatico e di garante del supporto economico, umanitario e sanitario al popolo ucraino».

La premessa, invece dice: «il conflitto in Ucraina dura ormai da oltre 100 giorni e sta assumendo sempre più le caratteristiche di una guerra di logoramento segnata dal mancato rispetto del diritto internazionale umanitario; il popolo ucraino sta difendendo strenuamente l’integrità territoriale del proprio Paese e sta combattendo per il proprio diritto all’autodeterminazione». 

Fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=563416781806683&set=pcb.563416915140003

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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