La Russia è fuori Consiglio dei diritti umani delle Nazioni. La Duma ha votato l’uscita dopo venti anni nel Consiglio d’Europa
La Russia è stata sospesa dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite, di cui faceva parte di diritto, ma dopo i fatti emersi nello scontro in Ucraina, l’Onu ha deciso diversamente. La decisione arriva dopo che 93 Paesi, compresa l’Italia, hanno votato a favore della richiesta degli Stati Uniti.
La risoluzione parlava di: «sospendere il diritto della Russia di far parte» del Consiglio per la «grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca».
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Nel voto 58 Paesi si sono astenuti e 24 si sono detti contrari. Tra questi la Cina che ha detto: «Questa risoluzione non è stata redatta in modo aperto e trasparente. Il dialogo e il negoziato sono l’unica via per uscire dalla crisi in Ucraina».
La risposta della Russia non si è lasciata attendere. Il Parlamento russo ha votato a favore dell’uscita del Paese dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo, dopo oltre 20 anni come membro del Consiglio d’Europa. Inoltre il Guardian informa che la Duma ha approvato due testi. In uno viene sancito il fatto che la Russia si sottrae alla giurisdizione della Corte, mentre nel secondo si segna il 16 marzo come limite temporale “oltre quella data nessuna decisione presa dalla Corte contro la Russia verrà implementata”.