Questa mattina a Charlottenburg, quartiere occidentale di Berlino, un’auto ha investito la folla. Il bollettino ufficiale è di un morto, si tratta di un’insegnante, e 8 feriti di cui 5 in pericolo di vita e 3 in condizioni gravi. Il portavoce della polizia di Berlino, Martin Dams, ha detto che il conducente del veicolo, una piccola Renault di color argento, è stato arrestato. Un testimone oculare che ha parlato al quotidiano Berliner Morgenpost ha riferito che l’utilitaria viaggiava a una velocità esagerata per il luogo, di all’incirca 150 km/h.
L’uomo è stato interrogato e ha confermato di essere lui il carnefice. Si tratta di un 29enne tedesco di origine armena che risiede nella capitale ed era già noto alla polizia per alcuni furti. Iris Spranger, ministra dell’Interno del Land di Berlino, ha spiegato che nell’auto non è stata trovata una lettera, come scritto dalla Bild, ma dei manifesti contenenti “pareri riguardanti la Turchia“. Il movente del gesto però non è ancora chiaro.
L’intera area è stata chiusa al traffico, oltre 130 tra agenti, pompieri e personale di soccorso si sono presentati sul luogo: «Non siamo ancora in grado di stabilire se si è trattato di un attentato o se l’incidente sia stato provocato da cause mediche o da altro», ha detto il portavoce della polizia di Berlino, Thilo Cablitz. La sindaca di Berlino, Franziska Giffey, si è detta «scioccata da quanto è accaduto», esprimendo il suo cordoglio verso le vittime e le loro famiglie. L’incidente è avvenuto poco distante dalla piazza dove nel Natale 2016 un camion guidato da un estremista islamico falciò e uccise 13 persone.