Draghi convoca il Cdm per voto di fiducia sul ddl Concorrenza. A rischio i 200 miliardi stanziati per il Pnrr
Il nodo della questione è l’allungamento dei tempi causato da Lega e Forza Italia sulle concessioni balneari. I due partiti hanno presentato un comunicato congiunto con cui i capigruppo di Lega e Forza Italia, Massimiliano Romeo e Anna Maria Bernini, hanno chiesto «ulteriori approfondimenti sul tema delle concessioni balneari per arrivare a un testo condivisibile e quindi condiviso».
Questo non è piaciuto a Draghi, che ha visto mettere a rischio i 200 miliardi del Pnrr. Così il Premier ha convocato il consiglio dei Ministro per porre la fiducia. Durante il CdM il premier Mario Draghi ha parlato della necessità, “nel pieno rispetto delle prerogative parlamentari”, di portare in Aula il ddl concorrenza entro la fine di maggio, così da pervenire a una rapida approvazione e procedere alla trasmissione alla Camera.
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“Il mancato rispetto di questa tempistica – ha detto Draghi – metterebbe a rischio, insostenibilmente, il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr, punto principale del programma di Governo”.
Il ministro per il Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha dichiarato che Draghi “nella comunicazione ha dato l’indicazione di poter chiudere la legge delega sulla concorrenza entro maggio, anche con la fiducia se necessario. C’è un grande lavoro fatto fino ad ora da parte dei senatori e di tutte le forze politiche. Credo che in questo momento ci sia bisogno di un ultimo passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia o arriveremo con un chiarimento dell’ultimo miglio: sono fiducioso”.
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