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Battaglione Azov, 89 militari in Russia per essere incriminati

Battaglione Azov, 89 militari in Russia per essere incriminati. Altri due comandanti sono stati inseriti nella lista dei ricercati

Il controverso battaglione Azov, che per giorni è stato rinchiuso nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, è alla resa dei conti. Dopo l’evacuazione dall’acciaieria, 89 militari ucraini sono stati condotti in Russia, in un centro di detenzione di Taganrog, dove saranno incriminati per reati di estremismo da un tribunale militare.

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A dare la notizia è stato il sito di notizie online russo 161.ru. Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, la Russia non riconoscerebbe i militari di Azov come esercito ucraino, ma alla stregua di mercenari e delinquenti filo-nazisti.

Ma la caccia ai militari del battaglione Azov non sarebbe terminata qui, ma il ministero degli Interni russo ha inserito due comandanti del battaglione nella lista dei ricercati. I due militari sono Sergey Velichko, 28 anni, e Konstantin Nemichev, di 26 anni. Entrambi sono originari di Kharkiv. Su di loro penderebbero le accuse di complicità in un attentato alla vita di almeno otto soldati russi nella regione di Kharkiv.

Fonte immagine: https://twitter.com/TatiUdaci/status/1527213415420280834/photo/1

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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