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Ammalarsi due volte di Covid in pochi mesi. Ecco cosa sappiamo

Ammalarsi due volte di Covid in pochi mesi. Ecco cosa sappiamo e qual è il parere di Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano

Secondo l’ultimo monitoraggio nazionale, la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 5,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente, dove il dato si fermava al 5%.

Le nuove infezioni da Covid, molto probabilmente sono dovute alla variante Omicron, che ha come caratteristica l’alta contagiosità e dunque anche la capacità di sfuggire a immunità precedenti.

Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano, ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera, che “questo virus ci dimostra la sua capacità evolutiva che è quella di incrementare la sua contagiosità. La sua instabilità gli sta permettendo di evolvere in nuove varianti che facilitano la capacità di saper “scappare” sia dall’immunità conferita dalla malattia, sia da quella data dalla vaccinazione”.

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Il virologo ha spiegato che ad infettarsi nuovamente può essere chiunque: “non sono solo i più fragili, è chi ha occasioni di esposizione più frequenti e più a rischio, ma non vedo altre caratteristiche intrinseche predittive di una probabilità maggiore di ammalarsi di nuovo”.

Poi aggiunge: «Sicuramente chi non è vaccinato rischia di più, o chi ha fatto il vaccino da molto tempo, o chi non si è mai ammalato di Covid. Il soggetto più “resistente” è l’infettato-vaccinato, poi ci sono alcune caratteristiche genetiche personali ancora oggi non completamente conosciute (e questo lo vediamo per tante malattie, come l’epatite C e l’Hiv), legate alla capacità della risposta cosiddetta cellulare, che fanno la differenza individuale».

Inoltre, Pregliasco consiglia: «Alle persone a rischio consiglio l’utilizzo di mascherine FFP2 e ancora attenzione ai contatti; per i soggetti non a rischio di valutare la frequentazione con eventuali soggetti fragili per non essere diffusori della malattia. La risposta generica banale, ma importante, è quella di continuare ad avere un po’ di attenzione nelle situazioni di assembramento e soprattutto di responsabilità nella gestione della propria eventuale positività».

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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