Epatite acuta nei bambini, le ipotesi sull’origine dell’infezione e il possibile legame con il virus del Covid-19
Una segnalazione di 200 casi di epatite sconosciuta nei bambini nel mondo nelle ultime settimane ha creato allarme nella comunità scientifica e tra la popolazione. Tuttavia, le origini di tale infezione sono ancora sconosciute e al vaglio degli studiosi.
A parlarne è Carlo Federico Perno, responsabile del dipartimento di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che in una intervista a Il Fatto Quotidiano ha detto che è presto per dire se siamo di fronte ad una nuova infezione o ad una di quelle già esistenti.
Inoltre Perno non esclude che ci sia una relazione con il Covid: “L’epatite di per sé – dice Perno – non è infettiva perché questo termine indica una infiammazione del fegato; se è virale è perché appunto causata da un virus. A causa del Covid abbiamo giustamente una maggiore attenzione a tutto ciò che osserviamo, ma non c’è nessuna certezza che sia qualcosa di nuovo”.
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Sul legame con il Covid, aggiunge: “Potrebbe essere un indiziato importante perché Sars Cov 2 dà una malattia sistemica colpendo polmoni, cervello, sangue, cuore: che possa dare una epatite ci sta. Le dirò di più, ci sta anche che il Long Covid si manifesti con una infiammazione del fegato tardiva a causa della infiammazione generale causata dal Covid. Ma anche il Covid non lo abbiamo trovato in tutti o almeno non abbiamo trovato in tutti gli anticorpi (segno di un’infezione da Sars Cov 2). Quindi rimane l’ipotesi che il Sars Cov 2 direttamente o indirettamente possa aver avuto un ruolo”.