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Gazprom, chi era il manager morto suicida

Gazprom, chi era il manager morto suicida. Si tratta del terzo manager di Gazprom e il sesto uomo russo morto suicida dall’inizio della guerra

Il giallo sulle morti improvvise tra i manager e gli oligarchi russi. Dall’inizio della guerra sono sei in totatle tra gli oligarchi morti suicidi e i manager di Gazprom morti. L’ultimo, in ordine di tempo è Andrei Krukowski, 37 anni, morto dopo essere scivolato da una scogliera.

Krukowski ricopriva il ruolo di manager di un villaggio turistico di Gazprom, la maggiore azienda produttrice di gas russo.

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Il primo caso è del sessantenne Leonid Shulman, alto dirigente di Gazprom, trovato morto nel bagno della sua villa moscovita. Archiviato come “suicidio” per la presenza di biglietto accanto al cadavere. Tre settimane dopo, il giorno dopo l’invasione dell’Ucraina, è stato denunciato un altro “suicidio”. Questa volta è di Alexander Tyulyakov, ai vertici della tesoreria di Gazprom, trovato impiccato nel suo garage.

Poi è stata la volta di tre oligarchi russi, tutti apparentemente suicidatisi. A far prendere forza alle teorie di un finto suicidio sono le dichiarazioni del figlio dell’oligarca Sergey Protosenya, il quale ha detto: “Mio padre non è un assassino. Non so cosa sia accaduto quella notte, ma so che mio padre non le ha colpite”. Il padre, prima di uccidersi, avrebbe assassinato la moglie e l’altra figlia con un’ascia.

Fonte immagine: Acqua foto creata da photoangel – it.freepik.com

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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