Bimbo ucraino operato in Italia per una scheggia al cuore dal dottor Vida, primario del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica di Padova
Un bambino ucraino di 11 anni è stato operato al cuore a Padova, per la rimozione di una scheggia di mortaio. Il bambino era rimasto ferito dopo il bombardamento della sua abitazione, dove hanno purtroppo perso la vita la mamma e un fratellino.
A operare il bambino è stata l’équipe multidisciplinare del dottor Vladimiro Vida, che ha eseguito un delicato intervento durato ben sette ore. «Non è stata un’operazione di routine, questa è chirurgia di guerra» ha detto Vida, primario del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
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Il bambino, dopo l’operazione, è stato trasferito in terapia intensiva per sicurezza, ma le sue condizioni di salute sono buone. Ora è stato già estubato ed è riuscito anche a parlare con il padre.
L’intervento è stato realizzato anche grazie alla tecnologia tridimensionale. Ha detto Vida al Corriere della Sera: «Abbiamo ricreato al computer un modello 3D del busto del ragazzino e grazie alla realtà virtuale avevamo un quadro preciso di come muoverci: per prima cosa abbiamo isolato tutti i vasi del collo e gli afferenti arteriosi dell’aneurisma, per il quale abbiamo proceduto a una sorta di “esplosione controllata. Abbiamo quindi rimosso la scheggia, operazione tutt’altro che facile visto che era inglobata nei tessuti, e quindi abbiamo ricostruito l’arteria succlavia».