Mariupol, la città martire che resiste agli attacchi della Russia grazie ad una fitta rete di cunicoli sotterranei nella zona industriale
La città di Mariupol è uno dei simboli della guerra tra la Russia e l’Ucraina. Una città ormai rasa al suolo, che Mosca vuole conquistare a tutti i costi per la sua strategica posizione geografica. Mariupol, infatti, garantirebbe alla Russia il controllo del Mar d’Azov e di collegare via terra la Russia alla Crimea, annessa militarmente nel 2014.
Nonostante la totale devastazione, la città di Mariupol non si arrende e continua a sostenere la resistenza. Attualmente si combatte soprattutto nella zona industriale e al porto. La difesa di Mariupol si tiene anche in una zona considerata strategica, ovvero nei tunnel sotterranei delle acciaierie Azovstav.
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Il complicato intreccio di cunicoli, lungo 24 km, era sorto al tempo dell’Unione Sovietica nell’area dell’acciaieria Azovstal, un tempo di proprietà dell’oligarca filorusso Rinat Akhmetov. Esternamente, l’acciaieria è stata bombardata e messa fuori uso dai russi il 19 marzo. Ma secondo le stime di Mosca nei tunnel, oltre ai civili che hanno imbracciato le armi per difendere la città, ci sarebbero anche i nazionalisti del battaglione Azov.