Russia-Ucraina, quindici giorni di guerra e nessun progresso diplomatico, anzi la Russia continua il suo cammino in solitaria
Russia-Ucraina, lo scontro bellico procede senza sosta, mentre sul fronte diplomatico tutto sembra essersi arenato. Nemmeno l’incontro tenutosi ad Antalya in Turchia tra i ministri degli Esteri russo e ucraino hanno portato ad esiti positivi.
Anzi, la Russia sembra più che mai decisa a proseguire sulla propria strada. E’ di poche ore fa la comunicazione del ministro degli Esteri russo Lavrov dell’uscita della Russia dal Consiglio d’Europa. “Il corso degli eventi è diventato irreversibile – si legge in una nota diffusa – e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”.
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Nonostante l’economa del paese russo sembra andare verso la deriva, Putin sembra deciso a raggiungere i suoi ìobiettivi, forse certo di un appoggio dai paesi dell’Est. Nonostante ciò, tutte aziende estere stanno lasciando la Russia, tant’è che la prossima mossa di Putin potrebbe essere la nazionalizzazione delle aziende estere presenti nel Paese.
Inoltre, il presidente ucraino Zelensky ha deciso di confiscare tutti i beni russi nel paese senza dover rimborsare nulla ai legittimi proprietari. In una nota ufficiale si legge che la confisca «viene effettuata senza alcun compenso (rimborso) del loro valore, data la guerra aggressiva su vasta scala condotta dalla Federazione Russa e condotta contro l’Ucraina e il popolo ucraino».