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Morte Luca Attanasio, chiuse le indagini. Si è trattato di un rapimento a scopo di estorsione

Morte Luca Attanasio, chiuse le indagini sulla morte dell’ambasciatore e dell’uomo dis corta: “rapimento a scopo di estorsione”

Sono state chiuse le indagini sulla morte dell’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, e del carabiniere Vittorio Iacovacci. Secondo quanto emerso, nelle intenzione del commando c’era la volontà di rapire l’ambasciatore e chiedere un riscatto di 50mila euro per la sua liberazione.

Tuttavia, il progetto di rapimento a scopo estorsivo è andato diversamente, sfociando in una sparatoria in cui hanno perso la vita sia l’ambasciatore, che il carabiniere che era nella scorta. L’inchiesta, condotta dalla Procura di Roma è a carico di Rocco Leone, vicedirettore del Pam, il Programma alimentare dell’Onu, e il suo collaboratore locale Mansour Rwagaza. Su di loro pendono le accuse omicidio colposo per non aver rispettato i protocolli di sicurezza nella preparazione del viaggio diplomatico. 

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Tgcom24 riporta la ricostruzione e le dichiarazioni rilasciate da Rwagaza: “Ci hanno intimato di consegnare i soldi. Volevano 50mila dollari, altrimenti ci avrebbero portati via nella foresta e poi avrebbero chiesto un riscatto”.

Rocco Leone, invece ha detto: “Ho dato tutto quello che avevo, 300-400 dollari e il mio telefonino. Anche l’ambasciatore ha cominciato a togliersi le cose che aveva indosso, sicuramente il portafogli e forse l’orologio”.

E ancora Rwagaza ha dichiarato: “Ho detto a Iacovacci di stare calmo e di non prendere la pistola, forse gliel’ha detto anche l’ambasciatore. Quando abbiamo cominciato il percorso, gli assalitori si sono agitati. Ci chiedevano di correre veloci, la foresta era difficile da penetrare e correre. A circa due chilometri ho sentito degli spari diversi dall’Ak 47”. Poi aggiunge: “Gli assalitori hanno cominciato a rispondere al fuoco. Erano totalmente nel panico perché hanno capito che era l’esercito. Poi c’è stato un minuto di silenzio ed è successo il peggio. Ho visto che gli assalitori sparavano contro la guardia del corpo e l’ambasciatore, hanno tirato quattro colpi contro di loro”.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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