Tamponi nelle parafarmacie, il Senato dice no. Sulla bocciatura si estende l’ombra delle lobby dei farmacisti
La proposta di leu e M5S di estendere la possibilità dei tamponi antigenici anche alle parafarmacie, così da alleggerire attese e code, è stata bocciata in Senato.
A presentare la richiesta in Commissione Affari costituzionali al Senato erano stati Loredana De Petris e Gianluca Castaldi. Ad opporsi il centrodestra e di Italia viva. Le motivazioni dell’opposizione sarebbero da ritrovare nell’esistenza di una lobby di farmacisti.
Una delle oppositrici, la senatrice di Italia viva Annamaria Parente ha motivato la bocciatura per il fatto che le parafarmacie “non fanno parte del servizio sanitario nazionale, se non pochissime, quindi non sono nelle piattaforme che gestiscono le tessere sanitarie”.
A controbattere è stato il presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie Davide Giuseppe Gullotta, che a FanPage ha detto:
“Sono state dette delle cose palesemente errate. Ci stupiamo che una senatrice non conosca gli argomenti su cui poi esprime un voto, quindi o c’è ignoranza o c’è cattiva fede. Quanto la senatrice Parente dice che le parafarmacie non fanno parte del Sistema sanitario nazionale, che non possono inviare i dati al sistema TS (tessera sanitaria), dice una fesserie enorme. Perché le parafarmacie hanno il codice di tracciabilità del farmaco inviato dal ministero, hanno le credenziali per il sistema TS e sono già registrati al portale del sistema ‘Tessera sanitaria’, tanto è vero che inviano quotidianamente i dati per il 730 precompilato e i dati per lo scontrino parlante”.
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E aggiunge: “Resto ancora più stupito del fatto che il vicepresidente della Camera Andrea Mandelli, che oltre a essere deputato di Forza Italia è anche presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, e conosce benissimo la realtà delle parafarmacie e dei farmacisti che vi lavorano, non intervenga o faccia finta di non sapere nulla”.
La deputata M5S Stefania Mammì, ha scritto su Facebook: “Presenterò un emendamento al decreto Milleproroghe che chiede di consentire alle parafarmacie di poter effettuare test molecolari ed antigenici rapidi anti Covid”.