Variante Omicron, il paziente zero racconta la sua esperienza dopo la negativizzazione dal Covid-19: “avevo un’arma. È così che vedo”
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il paziente zero della variante Omicron, Gianfranco Importuna, ha raccontato i giorni successivi alla scoperta del contagio.
«Quando ho saputo di essere positivo al Covid mi sono detto che avevo un’arma. È così che vedo il vaccino. Mi sono sentito sereno perché avevo fatto quello che potevo, avevo sfruttato la possibilità che la scienza ci dà per combattere questa malattia». Questa è stata la prima considerazione che l’ingegnere casertano ha fatto. Essere vaccinato per lui ha rappresentato uno scudo contro forme gravi di infezione.
Preoccupazioni maggiori sono sorte per i figli, che rispetto a lui e la moglie hanno sviluppato maggiori sintomi, non essendo ancora vaccinati: « Mio figlio ha avuto la febbre a 40. In quel momento ci siamo spaventati, è stata la preoccupazione più forte vissuta in quei giorni».
Alla domanda su come abbia vissuto la pressione mediatica, l’ingegnere ha detto: «Ho provato dispiacere quando ho letto i commenti social di alcune persone che conoscevo e che puntavano a farmi sentire una specie di untore, ma tutto sommato ho provato a farmi scivolare addosso questa sensazione e ci sono riuscito».