Papa Francesco sulla laicità del Natale: “documento UE fuori dal tempo”. Il Pontefice ha parlato anche dei pericoli per la democrazia
Il viaggio apostolico di Papa Francesco sull’isola di Cipro è giunto alla fine. Ieri, il Sommo Pontefice ha fatto ritorno a Roma e nel corso del viaggio di ritorno si è tenuta la consueta conferenza stampa in aere, in cui i giornalisti accreditati hanno rivolto delle domande al Papa.
Alla domanda su cosa pensasse della proposta di rendere gli auguri per le festività natalizie “laici” ha detto: “Nella storia tante dittature hanno cercato di fare queste cose, penso a Napoleone, o alla dittatura nazista, alla comunista. Oggi è una moda, di una laicità annacquata, è acqua distillata“.
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Ha poi aggiunto: “Questo mi fa pensare a una cosa, credo che sia necessaria. L’Ue deve prendere in mano gli ideali dei padri fondatori, stare attenta alle colonizzazioni ideologiche. L’Ue deve rispettare ogni paese per come è strutturato dentro e la varietà non deve uniformare. Ogni paese ha la propria peculiarità, si rispetti la singolarità di ogni Paese e stare attenti“.
Tra vari argomenti, Francesco ha parlato anche dei pericoli per la democrazia: “Contro la democrazia oggi vedo due pericoli uno sono i populismi, che di qua e di là cominciano a far vedere le unghie. Penso al grande populismo del secolo scorso che è stato il nazismo. Un altro modo di indebolire la democrazia, più lentamente, è quando si sacrificano i valori nazionali, verso un ‘impero’, un governo sovranazionale. È una cosa che deve far pensare“.