Omicidio di Torino, la vittima proteggeva un’amica che era infastidita da un uomo che ora risulta irreperibile
Sono ancora in corso le indagini per l’omicidio di Massimo Melis, l’uomo di 52 anni ucciso a Torino da un colpo di arma da fuoco mentre era nella sua automobile. Gli investigatori della Squadra mobile di Torino stanno seguendo una pista. Secondo quanto emerso, la vittima era preoccupata per un’amica, che da tempo era infastidita da un uomo.
L’uomo in questione sarebbe un 62enne, di cui si sono perse le tracce da ore. Contro di lui non era stata sporta alcuna denuncia. Sono ancora molti i punti da chiarire. Ad esempio bisogna stabilire con esattezza l’ora della morte, ovvero quando il killer avrebbe ucciso a bruciapelo il volontario della Croce Verde.
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Secondo le prime indagini, domenica sera, Melis, dopo aver accompagnato l’amica a casa intorno alle 21, avrebbe trascorso almeno un’ora nella sua vettura, prima di essere ucciso. Bisogna anche capire il motivo per cui l’uomo stesse attendendo in macchina. L’autopsia chiarirà molti dubbi sulla morte.