Vespa: storia di un mito italiano che dura da 75 anni nel libro di Marcello Albanesi edito da Diarkos Edizioni
A settantacinque anni da quando la Piaggio ne depositò il brevetto (aprile 1946) e con oltre diciotto milioni di esemplari diffusi sulle strade dei cinque continenti, la Vespa ha dato e continua a dare una nuova marcia al mondo intero, unendo in un’unica passione giovani di culture lontane e diverse, diventando così il primo marchio veramente globale della mobilità.
“Nel 2021 ricorre il 75° anniversario dal deposito del brevetto. La Vespa è l’idea più innovativa che l’Italia abbia mai
avuto dopo l’invenzione della biga nella Roma Antica“. A dirlo è il “The Times”
Un prodotto del genio italiano, immortalato e reso celebre grazie a Vacanze Romane con Gregory Peck e Audrey Hepburn, il film del 1953 che renderà famosa in tutto il mondo non solo l’attrice, ma anche la Vespa. Da allora ha guidato i fenomeni di costume diventando il simbolo della rinascita italiana del dopoguerra e icona indissolubilmente legata all’immaginario popolare. Ancora oggi Vespa rimane lo scooter più imitato in assoluto, sinonimo d’italianità.
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A raccontarci la storia della mitica Vespa oggi è Marcello Albanesi (Roma, 1966) nel suo libro “Vespa. La storia di un mito italiano”, edito da Diarkos Editore. L’autore è laureato in Lettere, attore di teatro, ex giornalista pubblicista, autore e conduttore per radiokaositaly.com. Ha pubblicato i romanzi: La Panchina. Liberi di amare (2020) – disponibile anche in spagnolo, El Parque. Libertad de amar, e in inglese, The Bench. Free to love – e Martin. Per sempre insieme (2021).