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Eitan tornerà in Italia. Il giudice ordina il rientro immediato

Eitan tornerà in Italia. Il giudice ordina il rientro immediato in quello che è considerato il suo ambiente di vita abituale

Il giudice del tribunale di Tel Aviv ha stabilito che Eitan deve ritornare in Italia e riaffidato alla zia Aya, da cui era stato sottratto lo scorso 11 settembre. La zia paterna aveva fatto ricorso al Tribunale della famiglia di Tel Aviv e alla Convenzione dell’Aja. Oggi arriva la sentenza del giudice che dice: “Il Tribunale non ha accolto la tesi del nonno che Israele è il luogo normale di vita del minore nè la tesi che abbia due luoghi di abitazione”.

Inoltre, si apprende dal Corriere della Sera che il nonno ha sottratto il bambino illegalmente e il rientro è dovuto anche al fatto che con la famiglia paterna il bimbo «ha legami più forti».

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Dunque il piccolo Eitan rientrerà in Italia, in quella che è considerata la sua dimora abituale. I legali della zia Aya Biran, una volta appresa la sentenza, hanno dichiarato: “Pur accogliendo con soddisfazione la sentenza del giudice Ilutovich crediamo che in questo caso non ci siano né vincitori né vinti. C’è solo Eitan e tutto quello che chiediamo è che torni presto a casa sua, ai suoi amici a scuola, alla sua famiglia, in particolare per la terapia e gli schemi educativi di cui ha bisogno”.

I Peleg hanno deciso di ricorrere in appello anche perchè fermamente convinti che il bimbo debba crescere in Israele seguendo tradizioni e cultura del suo paese d’origine.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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