A Kunduz, in Afghanistan, un attentato in una moschea destabilizza il paese. Una cinquantina sono i morti e un centinaio i feriti
Si è verificato a Kunduz, in una moschea, l’attentato che ieri ha provocato una cinquantina di morti e oltre cento feriti. Si riaffaccia lo scenario del terrorismo e degli attentati nel nuovo governo talebano. Questo episodio dimostra la fragilità di un paese, che sta attraversando un nuovo difficile momento della sua lunga e travagliata storia.
L’attentato sarebbe opera dei militanti del Califfato, per ottenere il sostegno delle correnti più estremiste del fronte talebano. Questa azione però danneggia il tentativo delle forze che cercano il riconoscimento della comunità internazionale.
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Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Londra sarebbe in contatto con i leader talebani per un riconoscimento dello stato, ma l’indiscrezione sarebbe stata smentita dagli ambienti inglesi.
In questo fronte di incertezza, l’Isis sembra prendere sempre più forza. Prima dell’attentato di ieri, altri se ne erano registrati, come quello di domenica scorsa contro alcuni leader talebani riuniti in una moschea.