Il figlio del cimitero di Neil Gaiman narra la storia di Nobody Owens, un ragazzo adottato da una coppia di fantasmi. Creature soprannaturali, mistero e profezie.
Il figlio del cimitero di Neil Gaiman è un romanzo fantasy per ragazzi pubblicato nel 2008 e vincitore del premio Hugo nell’anno successivo. La storia narra di Nobody Owens, un ragazzo adottato da una coppia di fantasmi del Cimitero, gli Owens, dopo il misterioso assassinio della famiglia di Nobody, soprannominato Bod.
L’idea di una storia in cui il protagonista vive in un cimitero e ne è cittadino, con tutte le relative capacità connesse alla sua particolare situazione, giunge a Gaiman nel 1985, quando viveva nella cittadina di East Grinstead, in West Sussex e proprio davanti a casa vi era un cimitero in cui suo figlio giocava.
Il figlio del cimitero è composto da otto capitoli, i quali raccontano nella forma della storia breve la crescita di Bod. Alcuni dei capitoli hanno delle analogie con Il libro del cimitero di Rudyard Kipling del 1984.
Recensione
Nobody Owens, Bod, rimane orfano a causa dell’assassinio della sua famiglia, da parte di un sicario di nome Jack. Bod è un bimbetto vispo e allegro e grazie a queste qualità si ritrova lontano da casa al momento del misfatto. Lo spirito della madre, che lo protegge, lo affida agli Owens, coniugi tumulati nel cimitero vicino a casa.
Bod sviluppa poteri speciali e cresce come cittadino del cimitero, in un ambiente lugubre ma allo stesso tempo familiare e sicuro, tra entità soprannaturali di vario genere, come il tutore Silas, la strega Liza e Miss Lupescu.
La curiosità di Bod si rafforza negli anni e cresce in lui l’altruismo che lo porta a mettersi in vari pasticci. I guai e il coraggio vanno a braccetto e lo accompagnano in avventure in altre dimensioni e nelle viscere della terra su cui riposa il cimitero.
Bod è interessato alle persone vive fin da piccolo, sente che vi è una differenza tra la sua famiglia e il mondo là fuori. Un giorno, mentre è intento a giocare nel cimitero, incontra Scarlett Perkins, una bambina con cui stringerà amicizia. Oltre a lei, incontrerà anche altre persone frequentando la scuola, esperienza che verrà interrotta anche dalla ricomparsa del sicario di nome Jack. L’uomo di nome Jack fa parte di una confraternita contro la quale il mondo dei morti e Bod dovranno fare i conti.
Il figlio del cimitero: una storia intramontabile
Il figlio del cimitero è una delle prime storie di Gaiman che ho letto nel corso degli anni. Gaiman è un maestro indiscusso e i suoi libri sono fonte di ispirazione, sia sul piano creativo che tecnico. Il ritmo e la tensione narrativa ne Il figlio del cimitero, si fonda sulla forza dei personaggi, che siano Bod, l’umo di nome Jack, Silas, Liza e tutti gli altri. Lo stile semplice e incisivo, che gioca sulle debolezze e sulle qualità dei personaggi rende la storia incalzante e fin nei dettagli si ritrova l’aspetto soprannaturale e onirico che collima con la realtà della vita di Bod. I conflitti interiori di Bod seguono lo sviluppo della giovane e intraprendente personalità che lo contraddistingue. Le scelte che fa sono veraci, guidate dai sentimenti, dall’ingenuità e seguite sempre da una crescita. Bod è un tipo che non si abbatte, che coglie nella vita del cimitero, proprio il sapore della vita che lo attende al di là dei vecchi cancelli.