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Sinistra in frantumi. Oltre al PD, ora anche i 5 Stelle sono divisi in città

Aumenta la spaccatura della sinistra nella città di Napoli

La frantumazione politica della sinistra in città di Napoli aumenta e nel caso di specie ogni particella diventa sempre più piccola, con la prospettiva realistica di contare molto poco elettoralmente. Abbiamo già detto delle divisioni in seno al Pd, tra sostenitori di Manfredi, di Fico, di De Gregorio e Amendola.

A sinistra le altre formazioni politiche non stanno messe di certo meglio. Antonio Bassolino in solitaria staccandosi dal PD, Alessandra Clemente in quota De Magistris e Sergio D’Angelo che si è distaccato dal sindaco e concorrerà anche lui a sindaco.

La novità odierna è la spaccatura dei 5 stelle, al loro interno non hanno gradito la presa di posizione dei loro deputati Alessandro Amitrano, Luigi Iovino e Gilda Sportiello che hanno sancito “il patto del long drink” seduti ad un bar di Posillipo per presentarsi uniti alle elezioni. Dura la presa di posizione di Brambilla, consigliere comunale alla quale si aggiungono quelle della passionaria Maria Muscarà consigliera regionale al secondo mandato ed altri che pare siano pronti ad abbandonare il movimento, sempre più lontano dalla sua originale missione di essere alternativo ai partiti ed alla vecchia politica e sempre più vicino alle logiche di spartizione e lottizzazione politica.

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Anche l’unione con la “piovra”, il Pd come lo definivano prima ancora di allearsi con la Lega di Salvini prima e con il “partito di Bibbiano” poi, ha alimentato questo malcontento. La destinazione politica più accreditata destina questa componente interna al movimento, come vicina ad Alessandra Clemente potentissima pluriassessora della giunta arancione. Cosa accadrà nel risiko della sinistra a Napoli è ancora poco definibile, ma le premesse di certo non sono delle migliori.

Redazione

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