Per le minacce e le offese social al Presidente Mattarella sono state indagate undici persone in tutta Italia. Scattate anche le perquisizioni
I carabinieri dei Ros hanno effettuato una serie di perquisizioni e aperto le indagini verso undici persone. A loro sono imputati i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui si è aggiunta anche l’istigazione a delinquere.
Le offese arrecate risalgono ad un periodo compreso tra il mese di aprile 2020 2 il mese di febbraio 2021 e la rete dei contatti e l’individuazione dei responsabili arriva dopo un delicato lavoro svolto dal Reparto indagini telematiche, ovvero una unità specializzata del Ros, che ha scandagliato post, ricostruendo la dinamica dei fatti.
Dalle prime indagini, pare che tre delle persone individuate siano in contatto con ambienti di estrema destra, e uno di questi è un professore universitario romano, ma in servizio presso l’Università del Molise. Il docente, riferisce il Corriere della Sera, “risulta collegato con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte. Gli altri indagati occuperebbero posizioni lavorative come impiegati, mentre altri sono liberi professionisti, tutti tra i 44 e i 65 anni.
Sempre il Corriere della Sere, rivela che dietro le offese al Capo dello Stato ci sia «una elaborata strategia di aggressione alle più alte Istituzioni del Paese». I carabinieri del Ros hanno compiuto perquisizioni in tutta Italia, coinvolgendo città come Latina, Verbania, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino.
