Tragedia in Israele: come tradizione per la comunità ebraica, ieri si celebrava la festività di Lag Ba’omer che ogni anno accoglie circa mezzo milione di persone. In tale occasione numerosi fedeli si sono accalcati sul monte Meron, in Galilea, per commemorare il rabbino Shimon bar Yochai, autore del testo religioso Zohar. Poco dopo mezzanotte, però, la festa si è tramutata in una tragedia. Alcune persone sarebbero scivolate dalle gradinate, trascinando altri partecipanti e dando vita ad un fuggi fuggi generale. Il bilancio delle vittime, secondo le prime indiscrezioni, è di 44 morti e 150 feriti.
L’evento è stato il più grande raduno in Israele dall’inizio della Pandemia; infatti l’anno scorso, a causa del Covid19, non era stato autorizzato ma quest’anno, con il miglioramento della situazione sanitaria, sembrava possibile riprendere la celebrazione.
Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha parlato di “un terribile disastro” dopo tanti anni. L’ultima tragedia sul monte Meron, infatti, risale al 1911 quando, a causa del crollo di un edificio vicino alla tomba del rabbino, persero la vita decine di persone.
Le cause dell’accaduto sono in corso di accertamento. Sembrerebbe che si sia trattato di una passerella scivolosa, che ha causato la perdita di equilibrio e la conseguente caduta di alcuni fedeli, ma altre informazioni, non ancora confermate, parlano di un cedimento strutturale. Gli agenti stanno indagando anche sulla regolarità delle vie di uscite per verificare se hanno funzionato correttamente, mentre le radio israeliane stanno trasmettendo appelli alla cittadinanza per la ricerca dei dispersi.
L’ambasciatore Ue in Israele Emanuele Giaufret, attraverso un post su Twitter, si è rivolto alle famiglie delle vittime per esprimere tutto il suo rammarico e la sua vicinanza: “Sono profondamente rattristato dalle terribili notizie sui feriti e sui morti di Monte Meron per le celebrazioni di Lag Ba-Omer”.”
Fonte immagine: Open.online
