Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, in una intervista ha raccontato il percorso del vaccino e cosa accadrà secondo lui al virus
In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’amministratore Delegato della casa farmaceutica Pfizer, Albert Bourla, ha raccontato come l’azienda sia riuscita ad concludere per prima il vaccino e poi ha raccontato cosa pensa sul futuro del virus Covid-19.
Innanzitutto, alla domanda di Federico Fubini su come abbiano fatto ad essere i primi, Bourla dice che l’azienda ha concentrato tutte le attenzioni e risorse su quell’obiettivo e nonostante fosse una sfida complessa. L’azienda non ha accettato sussidi dal governo americano, ma di aver investito due miliardi per il progetto. Era un rischio, ma il fallimento non avrebbe fatto fallire l’azienda e poi lo scopo era molto più importante. “Alla fine – dice Bourla – siamo riusciti a fornire vaccini sicuri e efficaci e a produrli molto rapidamente“.
Per quanto riguarda, invece, le forniture e la produzione, Bourla informa che l’azienda sta potenziando l’attività così da poter fornire molte più dosi nel minor tempo possibili, Inoltre si dichiara soddisfatto del vaccino, perché “siamo riusciti – dice Bourla – a fornire vaccini sicuri e efficaci e a produrli molto rapidamente“. L’efficacia del vaccino, racconta l’AD di Pfizer, vale anche per le varianti, compresa la sudafricana, sulla quale le verifiche parlano di una efficacia del 100%.
Infine, alla domanda se sconfiggeremo il virus, l’AD dice di essere ottimista, poiché il vaccino sfruttando la tecnologia mRNA, può essere facilmente modificato per le varianti e se tutta la popolazione si vaccinerà, in breve tempo potrà tornare ad una vita normale, come dimostrato da Israele e, perchè no, fare in modo che diventi una comune influenza.
