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L’intervista a Teresa Morone: dalla “Missione sociale” al mondo dell’alta moda

Intervista a Teresa Morone, fashion blogger e scrittrice da poco in libreria con il suo “Ritratto di un sogno” libro dedicato al mondo della moda

Le donne sono apparentemente fragili ma piene di forza e volontà per lottare, per i propri diritti e per quelli degli altri. Nel mondo del web molte sono le donne che si contraddistinguono per bellezza, intelligenza e carisma. Il ruolo della donna oggi è sempre più centrale dalle istituzioni a quello economico, quella che si sta attuando è una vera e propria rivoluzione rosa.

Oggi siamo in compagnia di Teresa Morone una fashion blogger, che combatte contro tante battaglie sociali, per dedicarle un’intervista toccante.

Ciao Teresa, benvenuta e grazie per essere qui con noi. Parlaci di te

Ciao sono Teresa Morone e ho 29 anni e sono originaria di Guardia Sanframondi, un meraviglioso borgo in quello che è l’entroterra campano. Mio padre è italiano mentre mia madre è dell’est europeo. Questo mio dualismo si vede in tutte le cose che faccio e soprattutto nei miei tratti fisici. Ho frequentato il liceo classico e la facoltà di giurisprudenza poi. Nel 2013 ho lanciato il mio blog teresamorone.com e ho cominciato questo viaggio nel mondo della moda e dello spettacolo.

Cosa ti ha spinto a creare un proprio blog personale e a seguire le orme della moda e dello spettacolo?

Mia madre mi racconta che sin da piccola passavo il tempo a provarmi i suoi vestiti o a creare le mie collezioni per le barbie. Ho sempre amato recitare, fotografare e scrivere. Diciamo ho seguito il flusso delle cose.

Ho saputo che hai scritto un libro sulla moda, vuoi parlarcene?

Si, da poco pubblicato il mio primo libro ‘Ritratto di un sogno’ edito da SG Media Agency. ‘Ritratto di un sogno’ racconta la vita di successo di alcune stiliste italiane: Daniela Corsetta, Loredana Consoli, Bianca Gadola e Georgeta Surcel. Il libro racconta il vero volto dell’alta moda e dei suoi addetti ai lavori. In ‘Ritratto di un sogno’ vi è inoltre una panoramica sul mestiere della stilista, sul Made in Italy e sull’imprenditoria al femminile.
È un libro che vuole insegnare a credere nella bellezza dei propri sogni e a perseverare per raggiungerli con disciplina e determinazione.

Che consiglio daresti a chi vuole seguire le tue orme?

Di non accontentarsi di rimanere in superficie ma di scegliere sempre la profondità. Perché profondità è valore. È importante inoltre mantenere la propria autenticità.

C’è qualcosa che ti distingue dagli altri fashion blogger?

Non so sinceramente e forse questo non spetta dirlo a me. In ogni caso sui miei canali cerco di essere sempre molto “responsabile”, penso di aver legato alla mia persona anche una missione sociale ecco diciamo così.

Ti va di parlarci di questa tua “Missione sociale”?

Il mio impegno al fianco delle donne vittime di violenza e la mia volontà di lottare contro il bullismo e il cyberbullismo vere piaghe sociali mondiali. Il mio impegno politico prima nelle elezioni regionali in Campania nel 2020 al fianco di Europa Verde e nell’associazione Sud per l’Italia guidata dal manager Luigi Scaramuzzini.

Un’ultima domanda: Cosa pensi dei social, pensi che abbiano rivoluzionato il modo di vivere?

Io penso che i social siano degli strumenti meravigliosi se usati nel modo giusto. In un certo senso i social possono essere paragonati ad una piazza in cui ci si ritrova. Ecco perché le nuovissime generazioni dovrebbero essere accompagnate in questo nuovo mondo del web. Senza che questo venga demonizzato. Perché quando si conosce qualcosa a fondo i pericoli diminuiscono sensibilmente.

Ringraziamo Teresa Morone per averci concesso di intervistarla.

Chiara Paciello

Chiara Paciello nasce a Maddaloni nel 2001. Sin da bambina si dimostrava introversa e non aperta al mondo. In questo modo inizia a nutrire una forte passione per la scrittura in quanto l'aiutava a liberarsi del grande peso che l'affliggeva. Pubblica il suo primo romanzo nel 2020: "Oltre i confini della speranza" per una rivincita contro sé stessa. Il suo motto è: "Ricominciare è il verbo più affascinante che esista in quanto implica la possibilità di "cominciare" laddove si ha avuto paura di finire."

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