Il secondo servizio per Le Iene di Aurora Ramazzotti riguarda la fertilità maschile spiegata attraverso il coinvolgimento di alcuni influencer
La nuova edizione de Le Iene è stata arricchita con l’entrata nel cast di Aurora Ramazzotti. Dopo il primo servizio incentrato sulla presenza delle donne nella politica, il secondo servizio della giovane presentatrice è andato in onda ieri, dividendo l’opinione pubblica.
Sui canali social de Le Iene, il servizio è stato lanciato descrivendolo così: “Quanto sono fertili i giovani del 2021? Secondo una ricerca i loro spermatozoi hanno perso il 50% della fertilità rispetto ai coetanei del 1980. Undici influencer si sottopongono allo spermiogramma. Con @therealauroragram facciamo prevenzione al maschile…”
Il compito di indagare sulla fertilità maschile e di verificare la veridicità di questo studio è stato dato ad Aurora Ramazzotti che in tredici minuti netti ha dato una risposta. Servendosi di alcuni influencer che si sono sottoposti allo spermiogramma, la Ramazzotti ha portato a casa un servizio utile su un argomento poco trattato. Non sono mancate le opinioni discordanti dopo la messa in onda del servizio. C’è chi ha considerato il servizio poco rispettoso soprattutto per i rumori e i versi che si sono sentiti durante la masturbazione effettuata da ogni influencer. A detta dei contrari, infatti, l’obiettivo del servizio sarebbe stato raggiunto anche silenziando o addirittura bypassando quei momenti. Inoltre, c’è chi non ha apprezzato la parte finale in cui gli influencer hanno scoperto i risultati e qualcuno, a malincuore, ha scoperto una amara verità.
C’è chi, invece, ha ritenuto il servizio fonte di attenzione e di riflessione su un tema poco dibatutto e anche tabù tra gli uomini. Apprezzabile anche il modo in cui è stato realizzato e il fatto che Aurora Ramzzotti sia riuscita ancora una volta a fare luce e chiarezza su un argomento “nuovo” per la tv generalista con il suo stile diretto ed efficace.