Andrea Vitali, lo scrittore di Bellano, mette in pausa la scrittura e scende in campo per dare il suo contributo nella campagna vaccinale
“Non si poteva dire di no”, così esordisce lo scrittore Andrea Vitali, nella sua dichiarazione al Corriere della Sera in riferimento alla sua esperienza nella campagna vaccinale e aggiunge: “Serviva una mano e voltarsi dall’altra parte non sarebbe stato etico. Quanto sta accadendo da più di un anno ormai è talmente grave da lasciare muta anche la mia penna”.
Così lo scrittore ha dato la sua disponibilità nelle somministrazioni delle dosi di vaccino anti-covid a Bellano, la città dove risiede. Forse non tutti sanno che Andrea Vitali, prima di essere un grande scrittore di successo, è un medico. Ora è tornato in campo per dare il suo aiuto in questa complessa battaglia. Già da tempo, Vitali era ritornato a fare visite a domicilio e a sostituire alcuni colleghi. A tal proposito, lo scrittore ha aggiunto: “Ho 65 anni, non sono ancora arrugginito. Se posso rendermi utile mi metto a disposizione, io come moltissime altre persone”.
Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956 e come abbiamo detto, la sua prima professione è stata quello di medico, ma con il sogno e la passione della scrittura. Nel 1989 esordisce con il romanzo Il procuratore, che ha vinto il premio Montblanc.
Da questo esordio, lo scrittore di Bellano ha dato inizio ad una carriera letteraria costellata di successi e importanti riconoscimenti, come il premio letterario Piero Chiara, il premio Grinzane Cavour e il premio Bruno Gioffrè nel 2004, mentre nel 2006 ha vinto il premio Bancarella con La figlia del podestà. Tantissimi altri sono i premi vinti da Vitale, fino al Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura nel 2019.