L’ipotesi di una nuova stretta si fa sempre più concreta
Da domenica 13 dicembre tutta Italia è diventata zona gialla. Il primo giorno è stato caratterizzato da assalto ai negozi e folla in tutto il paese, da Nord a Sud.
Come hanno fatto presente molti, al di là delle polemiche, se qualcosa riapre e se il Governo ne da l’autorizzazione le persone escono.
Tutti dotati di mascherine, è vero, ma di certo non abbastanza distanziati. Così le istituzioni starebbero valutando una nuova stretta sul “modello” Merkel.
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La Germania, da oggi, 14 dicembre, fino al 10 gennaio, entra ufficialmente in lockdown con una media di 500 morti, con numeri peggiori, invece in Italia ha riaperto quasi tutto.
Secondo le ultime indiscrezioni, lanciate dai principali quotidiani, si parla di una nuova stretta e del ritorno alle zone rosse nel periodo di natale e di Capodanno.
Si parla di una chiusura totale dal 24 dicembre al 6 gennaio con lo scopo di evitare ulteriori assembramenti e soprattutto lo spauracchio di una terza ondata a gennaio, quando invece dovrebbe partire la campagna vaccini.
Tiene banco ancora la questione spostamenti tra comuni nei giorni di festa: potrebbero essere consentiti solo quelli nel raggio di 30 km.
Tra le altre ipotesi si parla anche di una zona arancione con bar e ristoranti aperti o con un nuovo orario di coprifuoco alle 20.