Home » Siglato il contratto Ue per il vaccino anti Covid-19 Pfizer

Siglato il contratto Ue per il vaccino anti Covid-19 Pfizer

L’Italia potrà fare il vaccino a meno di 14 milioni di persone

E’ stato siglato ieri il contratto Ue per 300 milioni di dosi di vaccino anti Covid Pfizer. La distribuzione avverrà a inizio 2021. All’Italia toccheranno un minimo di 27,2 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech riservati all’Unione Europea. Ciò significa che potranno essere vaccinati circa 14 milioni di italiani. Infatti all’Italia-  in base alla nostra popolazione – spettano il 13,5 per cento delle 200 milioni di dosi che Bruxelles commissionerà al colosso farmaceutico.

Leggi anche: Vaccino anti – Covid: buone notizie dalla Pfizer e BioNTech

«Autorizziamo un contratto per un massimo di 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato dalla società tedesca BioNTech e Pfizer», ha chiarito ieri la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen spiegando che «il nostro piano è di distribuirlo rapidamente, ovunque in Europa».

Il piano dovrebbe partire entro i primi tre mesi del 2021. Proprio perché per la distribuzione in Europa servirà l’autorizzazione dell’Ema, l’Agenzia Ue dei farmaci, che ancora attende il dossier con i dati clinici sulla sicurezza e sull’efficacia.

In pratica le prime dosi del vaccino arriveranno non prima di metà gennaio. Nel frattempo, alcuni paesi si sono già organizzati per mettere a punto un piano di vaccinazione di massa.

Il piano tedesco di vaccinazione

Per esempio, il piano tedesco sarà articolato così: le dosi saranno conservate in un deposito centrale e poi smistate a più di 60 centri regionali. Prevede inoltre la possibilità  di utilizzare i padiglioni delle fiere per la vaccinazione (saranno oltre 80 milioni i tedeschi da vaccinare). E ancora: sono in fase di sviluppo due app che serviranno per la campagna di vaccinazione.

Il piano in Italia

Dal 4 novembre è attivo nel nostro Paese un gruppo di lavoro formato da 15 esperti che organizzeranno la logistica della distribuzione in tutte le regioni. A coordinare il gruppo di esperti è il direttore alla prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Il gruppo è composto da rappresentanti dell’Iss, dello Spallanzani e il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini. al momento gli esperti stanno studiando oltre ai circuiti tradizionali (studi medici, centri vaccinali) anche l’ipotesi di utilizzare grandi strutture che permettano in pochi mesi di provvedere ad una vaccinazione di massa.

admindaily

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto