Il corteo ha risposto all’appello sui social contro le restrizioni anti Covid
Sono scesi in piazza alle 23 contro le misure anti Covid. Un centinaio, tutti con il volto coperto dalle mascherine, hanno superato lo sbarramento realizzato dalle forze dell’ordine, lanciando petardi e accedendo lacrimogeni davanti al palazzo della Regione Campania. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, hanno risposto con il lancio di lacrimogeni.
La guerriglia urbana a Napoli
Una vera guerriglia urbana a Napoli nella notte, dove il corteo si è radunato in barba ai divieti, rispondendo ad un appello sui social. I manifestanti hanno mostrato uno striscione con su scritto: “Tu ci chiudi, tu ci paghi”, attaccando il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il governo Conte con cori di protesta, mentre per strada sul lungomare e in via Santa Lucia, lungo il percorso, hanno rovesciato cassonetti e distrutto transenne, oltre a lanciare petardi, bottiglie e sampietrini.
E poi uomini con il volto mascherato hanno anche assaltato un’auto dei vigili urbani. Negli scontri – come riporta il Mattino – una troupe di Sky Tg24 è stata aggredita, mentre stava lavorando per documentare la protesta.
Si chiama istigazione a delinquere. Oltre a chiamarsi fascisti https://t.co/Qp7fRX6p7Z
— Andrea Vianello (@andreavianel) October 23, 2020
“Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza”, ha dichiarato il questore Alessandro Giuliano.
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Il flash mob era stato lanciato sui social. Da ogni parte del centro di Napoli si sono radunati gruppi di ragazzi e non solo verso largo San Giovanni Maggiore e l’università Orientale.