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Dopo l’uccisione del ragazzo, arriva la “norma Willy”

I ministri Alfonso Bonafede e Luciana Lamorgese vogliono  introdurre nel decreto sicurezza una “norma Willy”

I ministri  Alfonso Bonafede e Luciana Lamorgese si stanno preparando ad introdurre nel decreto sicurezza una “norma Willy”. Si tratta di un inasprimento della pena per il reato di rissa. Nonché il daspo dai locali pubblici e di intrattenimento per chi ha avuto una  denunciata o sia stato condannato per atti di violenza fuori da un locale. La “norma Willy” arriva dopo l’uccisione del giovane fuori da una discoteca Colleferro avvenuta il mese scorso.

Le dichiarazioni del legale della famiglia di Willy

“La famiglia di Willy vuole una pena certa e giustizia. Come avvocato non credo che legiferare in emergenza sia la cosa più saggia. Già adesso ci sono norme severe ma bisogna far sì che le pene siano espiate e abbiano funzione educativa”. Così ha dichiarato l’avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia di Willy Monteiro Duarte, che ha aggiunto: “Bisognerebbe valutare perché episodi del genere si verificano e a chi sono ascrivibili, occorrerebbe una maggiore vigilanza ad esempio nelle palestre e nelle scuole, magari allungando la permanenza anche pomeridiana”.

Cosa prevede la norma Willy

La norma prevede una pena  per chi abbia partecipato ad una rissa: una multa che da 309 euro passerebbe a 2000 euro. E la reclusione – se qualcuno resta ferito o ucciso durante la rissa – che va da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni. La norma attualmente in vigore stabilisce il carcere da tre mesi a cinque anni. E ancora: per i protagonisti di disordini o di atti di violenza il questore può disporre il Daspo dai locali o da esercizi pubblici. Qualora il Daspo venga violato è prevista la reclusione fino a due anni e una multa sino a 20mila euro.

admindaily

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