L’anno nero del tennista serbo continua
Sotto per 6 a 5 contro lo spagnolo Carreno Busta, agli US Open, il serbo Novak Djokovic, ha un gesto di stizza: colpisce via la pallina con la sua racchetta, cercando di allontanare le frustrazioni del momento. Peccato che, involontariamente, colpisce alla gola una sfortunata giudice di linea.
Dopo qualche minuto e dopo una discussione in campo con il numero uno delle classifiche ATP, arriva la squalifica degli organizzatori degli US Open.
C’è una regola ben precisa, chiamata “Abuse Of Ball” che vieta ai tennisti di scagliare la pallina in maniera violenta.
Djokovic, come molti tennisti, non è nuovo a queste esternazioni di rabbia sul campo, questa volta però ha pagato a caro prezzo la sua reazione in un torneo mai giocato al top anche a causa di alcuni problemi alla schiena.
Gli US Open 2020 diventano così una prova Slam ancora più particolare, non soltanto per le polemiche per la gestione organizzativa della ‘bolla’ (su tutte sono arrivate le lamentele della delegazione francese dopo la positività di Benoit Paire), o per le porte chiuse ma anche perché con l’eliminazione o meglio la squalifica del serbo un torneo dello Slam avrà un nuovo vincitore per la prima volta in sei anni.
L’occasione per Djokovic era ghiotta visto che Federer e Nadal, causa pandemia, avevano rinunciato come molti tennisti, a scendere in campo. Nole si è dimostrato ancora una volta l’avversario più tosto per se stesso.
Il suo 2020 non è di certo un anno da ricordare: prima è stato al centro di alcune polemiche per le sue particolari idee legate al vaccino che lo hanno portato a essere inquadrato come No Vax, poi c’è stata l’incauta organizzazione dell’Adria Tour, a seguito di cui ha contratto il Covid e infine gli US Open.
A mente fredda, dopo aver lasciato il campo senza parlare con la stampa, il Serbo si è scusato su Instagram.
https://www.instagram.com/p/CE0AzAOH2cp/
Il serbo si è detto quasi sotto shock e si è scusato con la giudice e con gli organizzatori del torneo, che hanno stabilito una multa pari a quanto guadagnato fino a questo momento.
Devo elaborare la mia delusione e trasformare tutto questo in una lezione per la mia crescita e per la mia evoluzione come giocatore e come essere umano.