Nella serata del 9 marzo è tornato a parlare il premier Giuseppe Conte
Sabato sera, nella notte, il Premier Italiano Giuseppe Conte aveva annunciato gli ultimi provvedimenti del decreto legge che innalzavano le misure di sicurezza, a causa dell’emergenza Coronavirus, chiudendo la Lombardia e 14 province sconsigliando in maniera assoluta gli spostamenti da queste aree al Sud Italia.
Troppo tardi però, perché ore prima era uscita una bozza del decreto che aveva mandato nel panico tantissimi fuorisede che avevano deciso di prender un treno nella notte per fuggire.
Ora però nessuno è più nella zona rossa, in qualche modo, lo siamo tutti. Nella serata di ieri, 9 marzo, Conte ha annunciato che i provvedimenti presi per Lombardia e le 14 province, vengono, da oggi, estese a tutta Italia seguendo quello che ormai è diventato un claim, ovvero #Restiamoacasa.
Non ci sarà più una zona rossa, ma ci sarà tutta l’Italia “zona protetta”.
Il futuro dell’Italia è nelle nostre mani. Facciamo tutti la nostra parte, rinunciando a qualcosa per il bene della collettività. In gioco c’è la salute dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri figli, dei nostri nonni. Ho appena firmato il decreto #iorestoacasa pic.twitter.com/Cagtzf7hnQ
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) March 9, 2020
Una situazione nata anche per il preoccupante incremento di persone malate e positive al Coronavirus.
Bisogna «evitare ogni spostamento» ed «è vietata ogni forma di assembramento» anche all’aperto. Le scuole, così come tutte le attività sportive agonistiche sono ferme fino al 3 aprile. Chiusi anche teatri, cinema palestre e nei weekend i centri commerciali. Si può uscire per necessità, quale fare la spesa o per comprovate ragioni lavorative.