Il medico ha raccontato la sua recente esperienza
È ormai guarito e sta bene il medico che ha contratto il Coronavirus. A “Moto.it”, vista la sua passione per il motociclismo ha infatti raccontato questo periodo a dir poco particolare.
Premesso che sono un medico ospedaliero, la città in cui lavoro dista pochi chilometri dal paese focolaio d’Infezione. Come molti sapranno, l’inizio della situazione apocalittica che si è venuta a creare da queste parti risale a mercoledì 19 febbraio, data in cui un giovane paziente veniva ricoverato in Medicina per polmonite, febbre alta e per l’aggravarsi della insufficienza respiratoria. Il paziente è risultato positivo al test (tampone nasale e faringeo) per CoronaVirus. Nei giorni successivi personale medico e sanitario ospedaliero ha accusato sintomi influenzali (faringite, rinite, tosse secca, febbre, lieve nausea), risultati alcuni di questi positivi sono subito scattate misure di contenimento ed isolamento e da lì sempre più severe anche per paesi limitrofi, poiché i casi di positività sono via via aumentati.
E da qui parte la mia personale esperienza: il 22 febbraio sono sottoposto a tampone e l’esito è positivo. Vengo immediatamente ricoverato nel repato di Malattie Infettive.
E poi il racconto di come probabilmente è entrato in contratto con il virus: “In data 15 febbraio mi ero recato con amici al carnevale di uno dei paesi che poi sarà colpito maggiormente dalla diffusione del virus. Qui assistevo in piazza alla sfilata dei carri conversando con un caro amico residente, entravo in un affollato bar per un caffè e dopo qualche ora rientravo nella mia città. In data 20 e 21 febbraio ho avuto sintomi da raffreddore con rinite, ma non febbre e nemmeno tosse, sono andato regolarmente a lavoro visitando, parlando e incontrando gente; ovviamente ho condotto la mia normale vita sociale, stimo di aver incontrato decine di persone”.
Tutte le persone che hanno avuto contatti con lui, dalla famiglia agli amici non hanno presentato sintomi. Attualmente lui sta bene e dovrebbe essere dimesso in poco tempo, infine per rassicurare le persone spiega:
1) La malattia si comporta esattamente come la banale influenza e nella stragrande maggioranza dei casi è paucisintomatica, si risolve in 3-4 giorni senza esiti.
2) il contagio non è così semplice per fortuna ( pensate solo al fatto che io ho starnutito più volte nello studio in cui lavoro a stretto contatto con colleghi) e si verifica più che altro nei confronti di pazienti anziani o pluripatologici, e la gravità dei sintomi è correlata a questa tipologia di soggetti.
3) Non tutti coloro che hanno sintomatologia influenzale banale devono fare il tampone, poiché è inutile sapere di essere positivi, se non si verifica dispnea, certamente però è utile indossare una mascherina di quelle semplici se si è a contatto con persone anziane o fragili.
4) l’imperativo categorico dev’essere tutelare gli anziani e seguire il vademecum diffuso dal Ministero della Salute sulle norme igieniche e comportamentali.
5) probabilmente il mio contagio è avvenuto in quel bar super affollato con probabili molti ignari positivi, tra l’altro io stavo prendendo terapia antibiotica per un problema al dente del giudizio, quindi forse le mie difese immunitarie erano un po’ ridotte.