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Selvaggia Lucarelli: «Ho abortito volontariamente più di una volta»

La risposta della giornalista alle parole di Salvini

Selvaggia Lucarelli, sul sito di TPI (dove da poco ha iniziato a collaborare) ha parlato di aborto rispondendo alle parole di Matteo Salvini che domenica aveva parlato di sanità al Palazzo Congressi dell’Eur di Roma affermando sul tema dell’aborto:
Non è compito mio giudicare, è giusto che sia le donne a scegliere, però non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile per il 2020.
Non si è fatta attendere la risposta della Lucarelli che ha scritto:
Ho abortito. Volontariamente. Più di una volta. Due o cinquanta, sono fatti miei, e in realtà anche quello che nella vita ho deciso di fare del mio corpo erano fatti miei, finché ho sentito che non lo erano più. Cioè quando Salvini, come sua abitudine, ha parlato di ciò che non sa, con l’unico e consueto scopo di usare qualcuno per colpire qualcun altro. In questo caso le donne, e già che c’era le donne straniere, perché lui nel colpire i soggetti più deboli ha una mira intrepida, che sa quasi di eroico.
In rete è subito diventata virale la vicenda personale della giornalista che ha aperto un dibattito tra gli utenti. Nell’articolo la Lucarelli controbatte a ogni singolo punto del discorso del leader della Lega.

Potrei controbattere che i pronto soccorso sono intasati da italiani, circa 30 milioni l’anno, e che nel 75 per cento dei casi sono italiani che potevano curarsi a casa. Le sale d’aspetto degli ospedali sono affollate di persone con un raffreddore indesiderato, più che con una gravidanza indesiderata. Magari la maggior parte dei malati immaginari sono pure uomini, quegli uomini che per un prurito sospetto sulla caviglia rivedono l’asse ereditario. Potrei controbattere che solo un fesso può pensare che per abortire ci si metta in fila al pronto soccorso come per le gastroenteriti o le bruciature da ferro da stiro. Potrei controbattere che ci sono straniere che vanno educate alla contraccezione, è vero, ma di solito, a meno che le straniere non siano meduse e si riproducano in remoto, ci sono uomini stranieri che fanno la loro parte.

E poi la chiosa finale:

Usa me, per la tua propaganda, se hai coraggio. Giudica il mio stile di vita. Io non giudicherò il tuo. Giudico il tuo stile nel fare politica. Che è quello- sempre- di chi ogni giorno prova a rosicchiare qualcosa dei diritti fondamentali di tutti noi. E tutto questo, purtroppo, è tanto tragico, quanto chirurgico. Come un aborto.

admindaily

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